Business Tendency – Luglio 2025
Varsavia, luglio 2025 – I dati pubblicati da Statistics Poland sul clima economico di luglio offrono un quadro di apparente stabilità per l’economia polacca, ma sotto la superficie emergono segnali contrastanti. Alcuni settori mostrano timidi miglioramenti, mentre altri restano in territorio negativo, segno che la ripresa è ancora lontana dall’essere consolidata.
Manifattura in stallo, segnali positivi nei trasporti e nella logistica
Il comparto manifatturiero si conferma il più pessimista. L’indicatore generale del clima economico rimane fermo a -7,7, invariato rispetto a giugno e al di sotto della media di lungo periodo. A pesare sono soprattutto le aspettative future, con un calo dell’indice “previsionale” che riflette un clima di incertezza tra gli imprenditori.
Sul fronte opposto, buone notizie arrivano dal settore dei trasporti e dello stoccaggio, che passa in zona positiva con un indicatore di +1,1. Dopo mesi di segni meno, si tratta di un segnale incoraggiante, che potrebbe indicare una ripresa degli scambi interni e internazionali.
Anche l’edilizia respira un po’: il clima economico migliora leggermente da -4,7 a -3,3. Il commercio all’ingrosso si mantiene stabile (-0,3), mentre il commercio al dettaglio arretra sensibilmente, passando da -0,9 a -3,6.
Turismo ancora forte, fiducia stabile nella finanza
Nel turismo e nella ristorazione, il clima economico resta ampiamente positivo a +11,5, nonostante un leggero calo rispetto al picco di giugno (+17,3). La stagione estiva continua a sostenere il settore, sebbene i margini sembrino iniziare a comprimersi.
Resta alto anche l’ottimismo nel settore finanziario e assicurativo, che registra il valore più elevato dell’intero panorama economico: +24,6. Tuttavia, anche in questo caso si osserva un lieve raffreddamento rispetto al mese precedente e rispetto alla media di lungo periodo, segno che l’incertezza economica non risparmia nessuno.
Ucraina, inflazione e credito: gli imprenditori restano cauti
La guerra in Ucraina continua ad avere un impatto sul mondo produttivo, ma nella maggior parte dei casi gli effetti sono definiti “minori” o “assenti” dalla maggioranza degli intervistati (oltre il 90% nei principali settori). I problemi più frequenti: l’aumento dei costi operativi, soprattutto energia, materie prime, manodopera e interruzioni nella supply chain.
L’inflazione resta una preoccupazione centrale. Più del 40% degli imprenditori prevede un rallentamento dell’aumento dei prezzi nei prossimi tre mesi, ma pochi si aspettano una vera stabilizzazione o una discesa. Sul medio periodo (12 mesi), l’aspettativa dominante resta quella di una crescita dei costi, anche se più contenuta rispetto al passato.
Anche il credito si fa sentire sulle decisioni aziendali: circa un’impresa su quattro prevede di rinviare investimenti a causa dell’accesso difficile o costoso ai finanziamenti. Più contenuto, invece, l’impatto su produzione, vendite e occupazione, anche se cresce la quota di chi non riesce a formulare una previsione chiara.
Conclusione
In sintesi, il quadro che emerge dall’indagine di luglio 2025 è quello di un’economia polacca sospesa tra stabilità e incertezza. Alcuni settori iniziano a dare segnali di ripresa, ma la fiducia rimane fragile, condizionata da fattori esterni come l’inflazione, il costo del credito e le tensioni geopolitiche. Per le imprese italiane presenti in Polonia, sarà fondamentale continuare a monitorare l’evoluzione con attenzione, cogliendo le opportunità che emergono e affrontando con prontezza le nuove sfide.
📊 Fonte dei dati: Statistics Poland
